La nostra attrezzatura in breve:
A partire dal 1994 ci siamo dedicati esclusivamente e intensamente a viaggiare a cavallo attraverso l'Italia e l'Europa e siamo andati perfezionando la nostra attrezzatura, che comunque in gran parte è rimasta sempre la stessa.
In particolare abbiamo sempre usato buone selle inglesi.
La nostra filosofia consiste nel viaggiare in assoluta autonomia, senza mezzi di appoggio, e pertanto portiamo con noi sulle selle tutto il necessario.
Ogni cavallo porta un carico complessivo di 20 kg oltre alla sella e ai finimenti. Nelle due borse da sella trovano posto il vestiario, la toilette, una fornita farmacia da viaggio, un paio di scarpe, le carte topografiche, la borraccia e le cibarie.
Dietro le bisacce fissiamo un rotolo impermeabile per tenda e sacco a pelo e anteriormente abbiamo un altro rotolo con la coperta impermeabile per i cavalli, l'attrezzo da mascalcia con quattro ferri di scorta e mantella e giacca a vento per noi.
Fondamentale per la nostra totale autonomia il recinto elettrico portatile composto da un elettrificatore a batteria (funziona con 4 batterie stilo da 1,5 V), quattro paletti pieghevoli e un rotolo di sessanta metri di filo.
Indispensabili sono anche un buon portacarte impermeabile, due musette per la scorta di avena e un secchio pieghevole.
La regola fondamentale da seguire nella preparazione dei bagagli è ridurre al minimo peso e ingombro. Ecco un elenco completo della nostra attrezzatura.
Selle e finimenti: Usiamo sempre normali selle inglesi Inoltre: sottosella di cotone, sottosella di feltro (da sovrapporre al primo), sottopancia di cordini, capezza-testiera da trekking, pettorale, lunghina da tre metri.
Bagagli: per avere il massimo dell'efficienza, abbiamo confezionato da soli i contenitori per i bagagli, comprese le borse da sella, utilizzando un materiale simile alla Cordura. Il peso totale dei bagagli si aggira sui 20 kg per cavallo. La capienza dei bagagli deve essere limitata allo stretto necessario per contrastare l' inevitabile tendenza a portare con sé tutto il "necessario" (che non ha limiti) perché altrimenti ci sarebbe il rischio di sovraccaricare il cavallo.
Il rotolo anteriore: lungo cm 115, con un diametro di cm 15 e chiuso con una cerniera in tutta la sua lunghezza nonché con quattro fasce di velcro, contiene una coperta in cordura impermeabile per il cavallo e la nostra mantella impermeabile. (peso kg 4)
Il rotolo posteriore: lungo cm 55, con un diametro di cm 18 contiene il sacco a pelo (di piumino), a sua volta precauzionalmente contenuto in un grande e robusto sacco di nylon e tenda.(peso kg 3,5). Tutto il resto del bagaglio viene sistemato nelle borse da sella, fissate con delle cinghiette alle quattro campanelle della sella. Il materiale usato è ben impermeabile, ma noi a ogni buon conto usiamo mettere i bagagli dentro un robusto sacco di nylon.
Bisognerebbe fare un lungo discorso sull'affardellamento, che cercheremo di sintetizzare così: la cosa fondamentale è che il bagaglio non infastidisca il cavallo in nessun modo, quindi deve essere equilibrato lateralmente e spostato il più possibile in avanti, e cioè verso il baricentro del cavallo. In teoria il maggior peso andrebbe messo nel rotolo anteriore, ma questo ha un limite perché l'eccessivo ingombro ostacolerebbe l'uso corretto delle mani. Il rotolo posteriore deve essere fissato in modo da non toccare mai la schiena del cavallo, e il suo peso va ridotto al minimo. Il peso maggiore viene a trovarsi quindi nelle bisacce che devono essere fissate anch'esse il più avanti possibile senza però impedire l'uso delle gambe.
Carte topografiche: Per l'acquisto delle carte topografiche consigliamo di rivolgerci a Ennio Vanzo, titolare di VEL - Libreria del Viaggiatore, a Sondrio http://www.vel.it.
Attrezzatura generale:
Per il cavallo:
Capi di vestiario e scarpe (lista dettagliata):
Pensiamo possa essere interessante sapere esattamente che capi di vestiario portiamo con noi durante un lungo viaggio. Come esempio scegliamo il nostro viaggio più lungo, quello in Russia (tre mesi):
Addosso avevamo pantaloni da equitazione di cotone, scarponcini da montagna, ghette, una maglietta di cotone, il marsupio con i soldi, i documenti e la macchina fotografica. Un cappello di paglia e un sopracappello di nylon in caso di pioggia (utilissimo).
Nelle bisacce ciascuno di noi aveva: un paio di jeans, una camicia di flanella, un maglione di lana, una giacca a vento in goretex, un paio di copripantaloni impermeabili, due magliette di cotone, due paia di mutande, due paia di calzini, un fazzoletto di cotone abbastanza grande, un asciugamano di cotone (non di spugna perché troppo ingombrante), un costume da bagno, una cuffia di lana, un paio di guanti, un paio di pantaloni corti. Un paio di mocassini leggeri ma con la suola di gomma. La mantella impermeabile si trovava come già detto a portata di mano nel rotolo anteriore.
Pronto soccorso per i cavalli:
Attrezzatura da mascalcia e problemi connessi: Fermo restando che non si può portare in viaggio una attrezzatura completa da mascalcia (incudine compresa), la soluzione migliore è un attrezzo multiuso del tipo TOT-ONE, che permette di fare una rimessa di emergenza e che pesa soltanto 850 grammi, ma è insufficiente per fare una ferratura completa. Noi abbiamo puntato quasi sempre a trovare sul posto gli attrezzi mancanti ma questo ha comportato molte perdite di tempo che si possono evitare integrando il Tot-One con una raspa e una tenaglia da unghie e appesantendo quindi il bagaglio di circa 500 grammi. Secondo noi è essenziale avere con sé dei ferri già modellati sia per risparmiare tempo che per evitare la non facile ricerca di un martello adatto e di un'incudine. Usiamo sempre ferri lisci con quattro punte al vidia per ogni ferro, allo scopo di evitare scivolate sui tratti di asfalto e di ridurre l'usura. In media percorriamo circa 1000 chilometri con ciascuna ferratura.
La normale giornata di un viaggiatore a cavallo che non conta su alcun mezzo di appoggio per trasportare i bagagli è abbastanza faticosa: ci si alza alle 5.30 per accudire i cavalli dando loro da bere e da mangiare, poi bisogna strigliarli e sellarli.
Oltre a ciò bisogna naturalmente smontare la tenda e il recinto elettrico. Tutto va piegato e compresso in modo da creare il minimo ingombro possibile. Finalmente tutto il bagaglio va fissato sulla sella con la massima cura perché sia stabile e non causi alcun fastidio ai cavalli.
Si parte di solito verso le otto. La giornata di marcia dura circa dieci ore, di cui sette sono di cammino vero e proprio e tre sono di soste brevi e lunghe, necessarie per riposare, per cercare cibo e acqua per noi e per i cavalli, e per chiedere informazioni sul percorso (nelle lingue più svariate).
Alle sei di sera bisogna fermarsi assolutamente per cercare un posto adatto per la notte e accontentare le esigenze di tutto il team, bipede e quadrupede.