A dir la verità, originariamente il nostro progetto era di andare a cavallo fino a Salisburgo, ma le difficoltà burocratiche, veterinarie e doganali - che meriterebbero davvero una descrizione a parte - ci hanno indotto a scegliere all'ultimo momento una meta nazionale. E quale posto è più simile all'Austria del Sudtirolo? Per noi che abitiamo in Friuli non è difficile arrivarci con un bel percorso tutto in montagna attraverso la Carnia, il Comelico e la Pusteria. Abbiamo un mese intero a disposizione e decidiamo di viaggiare in libertà, senza una tabella di marcia rigida.
Sibelius, un castrone baio scuro di nove anni, dal carattere tranquillo ma…testardo!, montato da Dario; Sebiba, una cavalla mezzosangue di sei anni, montata da Antonietta. Sono i nostri cavalli da più di due anni e quindi tra di noi c'è un ottimo affiatamento. Ogni domenica facciamo un'uscita di una giornata intera su terreno vario e poi li muoviamo due-tre volte alla settimana per un'oretta alla sera. Sono quindi discretamente allenati, tuttavia nel mese di giugno prima della partenza li alleniamo tutte le sere uscendo in campagna (cioè letteralmente fuori dalla porta di casa).
Be', praticamente nulla prima di partire, perché a causa del cambio di itinerario all'ultimo momento non avevamo avuto il tempo materiale per reperire gli indirizzi delle possibili basi d'appoggio in Veneto e in Alto Adige. Siamo andati letteralmente all'avventura e possiamo ben dire che la fortuna ci ha premiato, anche se siamo ben consci che tutto è andato liscio perché eravamo solo in due!
Si è creato un meccanismo che chiamerei "catena di informazioni" che ha funzionato ottimamente grazie anche all'ospitalità e alla gentilezza della gente sudtirolese. Si è trattato in pratica di questo: ogni maneggio o privato presso cui ci fermavamo per la notte ci consigliava un posto in cui andare l'indomani, magari da suoi conoscenti, spesso descrivendoci anche l'itinerario migliore. E' così che siamo capitati, per esempio, a Kematen, a casa di Edl Oberleiter, maniscalco, in una sera piovigginosa, e gli abbiamo detto molto semplicemente: "Stiamo facendo un viaggio a cavallo e Karl Plattner di Oberrasen ci ha detto che forse tu potevi ospitare noi e i nostri cavalli per una notte". Edl ci ha detto subito di sì e siccome era sprovvisto di fieno, perché tutti i suoi cavalli erano all'alpeggio, è andato a cercarne dai suoi vicini. Questo è solo un esempio della disponibilità delle persone che ci hanno ospitato. A tutti loro i nostri ringraziamenti sinceri.
Questa era ovviamente la nostra principale preoccupazione, perché non sapevamo proprio quello che avremmo trovato, e del resto rinunciando a priori a qualsiasi supporto logistico era logico che avremmo incontrato prima o poi delle difficoltà. I nostri cavalli sono abituati a una razione giornaliera di 8 kg di fieno e 3 di mangime (fiocchi di cereali misti, in prevalenza avena). Contavamo di reperire facilmente almeno il fieno, ma così non è stato. In Sudtirolo infatti durante tutta l'estate i cavalli vengono tenuti al pascolo (quasi senza eccezioni) e non sono disponibili scorte di fieno "vecchio", mentre il fieno appena tagliato non si può ovviamente utilizzare. Invece per il mangime tutto bene: abbiamo trovato quasi ovunque avena in chicchi, eccetto che in un paio di malghe a più di 2000 metri di quota, dove gli equini si sono dovuti accontentare del mangime per le mucche! I nostri cavalli si sono abituati in fretta alle nuove pietanze e sono sempre stati benone. Quando siamo tornati a casa il 4 agosto abbiamo avuto l'ulteriore soddisfazione di scoprire che non erano dimagriti nemmeno di un chilo!
Partenza: 6 luglio 1994 da Premariacco
Rientro: 4 agosto 1994
Totale km percorsi: 700 km circa
Partiti di casa il 6 luglio, raggiungiamo in serata Gemona, e l'indomani Villa Santina. Qui restiamo bloccati per un giorno a causa del maltempo. Sabato 9 luglio arriviamo a Pradibosco, dove siamo ospiti da Jack. Con la strada di Forcella Lavardet scendiamo in Cadore e facciamo tappa a Padola da Placido e Felice Sacco. Con tempo bellissimo saliamo il giorno successivo al passo di Montecroce di Comelico e alla Malga Nemes. Il 12 luglio tappa lunghissima: malga Nemes - Dobbiaco - Monguelfo - Valdaora - Oberrasen, dove siamo ospiti di Karl Plattner,allevatore di avelignesi. E' su suo consiglio che l'indomani ci rechiamo a Kematen in Valle Aurina, ospiti di Edl il maniscalco.
Girovaghiamo un paio di giorni in Val Aurina (Sankt Jakob, malga Wollbach) e il 16 luglio sera facciamo tappa al maneggio di Teodone (Brunico), nuovo di zecca.
Dopo un giorno di riposo ripartiamo alla volta di Rodeneck e della Roner Hütte. Restando sempre in quota (2000 metri) il 19 luglio facciamo sosta alla malga Turnaretscha. L'indomani superiamo il passo delle Erbe e scendiamo ad Albeins, non lontano da Bressanone.
Giovedì 21 luglio da Chiusa risaliamo sul versante opposto della valle dell'Isarco fino alla Stöffl Hütte, poi il 22 attraversiamo tutto l'altopiano del Renon, scendiamo con una ripida mulattiera lastricata a Ponte Gardena e risaliamo a Castelrotto.
Il 23 luglio arriviamo sull'Alpe di Siusi e ci sistemiamo all'agriturismo Tschgaguler Schwaige concedendo anche un giorno di riposo a noi e ai cavalli.
Si riparte il 25 luglio per il passo Gardena e Corvara in val Badia. Troviamo ospitalità nelle vicinanze dell'Hotel Arlara. Il 26 saliamo per il sentiero 15 all'ospizio di Santa Croce e ridiscendiamo a San Vigilio di Marebbe. Il 27 saliamo sull'alpe di Fanes e sistemiamo i cavalli in una stalla vicino al Rifugio La Varella.
Il 28 luglio scendiamo a Dobbiaco dove facciamo un giorno di sosta anche per ferrare Sibelius. Dal 30 luglio al 4 agosto ritorniamo a casa percorrendo lo stesso itinerario dell'andata.